Giornata difficile oggi.
Il 26 gennaio è una ferita che brucia e dopo dieci anni è ancora e sempre fresca, aperta . Mamma se ne andava in questa notte senza stelle, con il gelo addosso che non mi lascia. Quel cielo bianco come di neve, la mia famiglia e i tanti amici, calore e gelo. Questa sera ripercorro all’indietro e il dolore si stempera, i colori sono sempre vivi, il mio è un ricordo senza soluzione di continuità. Mi esercito a ricordare, non mi arrendo all’oblio. Il ricordo mi porta indietro, mi fa navigare nei momenti di felicità e poi mi fa andare avanti. Ho bisogno di questa spinta, la realtà molte volte è uno scoglio duro. Vado avanti.
Mamma ti lascio una rosa.
26 gennaio
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La scrittura serve. Fa bene. A chi scrive e a chi “ascolta”. Un caro abbraccio
Un caro abbraccio, Pier e grazie