Esco di casa , di corsa come sempre. C’è aria frizzantina di settembre, c’è il sole in un pomeriggio che è festa. Imbocco il viale della stazione , qualche passante in un pomeriggio che è ancora estate. Mi trovo lungo il corso, le bancarelle colorate, giocattoli appesi tra i tendoni, caramelle e dolciumi invitanti. Vendono cianfrusaglie e terraglie per la casa, cesti di vimini e sedie di bambù. Passo e guardo, curioso un po’ e ritrovo tutto quello che ho visto lo scorso anno e anche prima. Ma io cerco qualcosa di diverso: un piccolo dono per mio nonno. Arrivo quasi alla fine del corso, tra i portici si sono infilate le ultime tende dei venditori ed io mi fermo. Attratta come da bambina dalle girandole multicolori, dai trenini, dai sacchetti pieni di dolcetti e caramelle. Poi mi fermo. Ecco questo è il regalo per il nonno! Un enorme lecca-lecca di zucchero colorato. Lo compro subito e volo a casa, perché voglio vedere cosa dirà, se gli piacerà. Il nonno lo trovo lì, dove da qualche anno trascorre le sue giornate. Sta raggiungendo il centenario e siede sulla sedia a rotelle. Tra sprazzi di lucidità e molti ricordi del suo passato lui vive tra di noi, partecipando al quotidiano. Oggi voglio farlo felice come un bambino è gli porgo sorridendo questo grande lecca-lecca. Lui mi guarda e allarga le braccia contento, lo scarto dal cellophane e lui prontamente lo assaggia , facendo una faccia beata.
Non dimenticherò mai quel pomeriggio della festa della Madonna dell’Olmo, il nonno tornato bambino, che mi sorrideva felice.
Alle bancarelle
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