Salta al contenuto

Alle venti in punto

Questo testo partecipa al concorso shottini del Penelope Story Lab

ALLE VENTI IN PUNTO

Eravamo tutti a tavola alle venti in punto. Mio padre ci teneva alla puntualità. ll telegiornale partì con un’ultim’ora: ancora le Brigate Rosse.
Mario aveva il fiatone, anche quella sera era rientrato tardi. Anna non si era interrotta dal parlare nemmeno per un attimo. E non lo fece neanche quando il telefono suonò.
Mamma, invece, al primo squillo saltò sulla sedia e, pur non alzandosi, seguì mio padre fino alla cornetta. Come una marionetta, pendeva da quella conversazione, di cui io non percepivo neanche un frammento. Tra me e il telegiornale, solo la sedia vuota di papà e il suo piatto fumante.
Mamma non fiatava, aveva capito tutto.
La sirena della polizia sembrò strappare la tovaglia, coprì di gelo i maccheroni, smorzò il rosso del vino. Vidi tutto dissolversi, al rallentatore. Il piatto di mio padre restò lì, fumante. Come una promessa mancata. Quell’ultima cena mai consumata.

#shottino #concorsoshottini #penelopestorylab #shottini2023 #shottinocena #shottinopasquale

Pubblicato inGenerale

1 commento

  1. Fiato sospeso. Ottima costruzione di una suspense che irrompe nel quotidiano serale. Complimenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *