Di me capitò che non sapevo più nulla,
o solo quello che i curiosi indugiavano a raccontare.
Estraneo a me stesso ascolto ogni falsità di me
che passa veloce di bocca in bocca.
Amo il buio perché spero nella luce.
Non mi vedo scomposto nella tenebra
dalla cattiveria gratuita degli astanti,
con la pretesa di conoscere ogni circostanza.
Mi rendo conto come un giudizio precostituito
per gli ignavi e gli ignoranti sia certezza.
Le certezze popolari hanno costruito egoismo,
diffidenza e vergognosi confini: sacrifici, lacrime, sangue.
Tutti pretendono di conoscere gli altri
per il solo fatto che la vita li rende partecipi,
e loro così fanno parte della nostra vita.
Soltanto la vita che muore fa parte della memoria.
……………………………………
Se faccio parte di te amore, mi appartieni,
mentre tu ed io apparteniamo ai nostri sentimenti.
Ho pietà dell’anteriorità che si dimentica,
e di tutti quelli che parlano falsamente di noi.
Specchiandomi nei tuoi occhi mi riconosco vivo
e di cuore palpitante.
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