Casa. – “Edificio a uno o più piani, di dimensioni e aspetto vari, adibito ad abitazione dell’uomo”.
Basta una semplice definizione per soddisfarci? Personalmente la trovo molto scarna… e so che molti di voi concorderanno con me.
Oggi volevo parlare del concetto di casa, di posto del cuore: quel posto da cui non vedi l’ora di andartene ma dove ami tornare per sentirti al sicuro. Ogni volta che torno è così che mi sento: stretta e protetta dalle bellissime mura di Montagnana che, anche se talvolta potrebbero risultare soffocanti, mi accolgono sempre col più caloroso degli abbracci.
Beh, benvenuti questa è casa mia. Prego entrate, non esiterò a raccontarvela.
Mi chiamo Asia e vivo in uno splendido borgo medievale risalente all’epoca romana e quando penso che in questo momento al mondo esistono persone che non possiedono più il loro posto sicuro perché è stato spazzato via dal grande ego di un piccolo uomo mi si stringe il cuore.
Voi penserete:”È così importante legarsi ad un luogo fisico?” D’altronde la casa è fatta di legami e persone, perciò non dovrebbe mutare in base allo spostamento di un individuo…
Ebbene sì, è un ragionamento corretto, ma come ogni mela lontana dalla sua metà non sarà mai completa, così ognuno di noi non lo sarà, distante dalla propria dimora.
Perciò un primo pensiero è destinato a tutti coloro che stanno perdendo le speranze: Vi auguro di ritrovarvi e di creare un nuovo luogo pronto ad accogliere la vostra rinascita, più forte che mai 🏳️🌈.
Narrare di gesta o persone sembra essere la chiave per farli vivere nel tempo, ecco perché ho deciso di scrivere della mia bella Montagnana. Un luogo ricco di cultura e storia immerso in un paesaggio da favola.
Per il mio progetto di tesi ho previsto uno studio molto approfondito sul territorio: il mio obiettivo con questo progetto è stato quello di far rinascere un’area della città di Montagnana, dimenticata ed esclusa dalla vita quotidiana odierna.
Attraverso un’attenta ricerca storica e culturale sono riuscita ad individuare gli elementi peculiari della zona, al fine di progettare una nuova struttura dedita alla divulgazione artistico-culturale aperta a Montagnanesi e turisti.
La struttura prenderà il nome di AENIANA e sarà porto sicuro per grandi e piccini. Un luogo ricco di attività, cultura e storia, il tutto immerso in un paesaggio suggestivo meraviglioso.
Come accennavo, il mio piccolo comune dista 51km da Padova e confina con le province di Verona e Vicenza. Appartiene alla zona altimetrica denominata Pianura ed ha una superficie di 45,02 km quadrati.
Montagnana è la città che meglio ha saputo conservare la cinta muraria, pertanto possiamo affermare di ammirarla più o meno come la si vedeva nel 14° secolo. Sono presenti tre corsi d’acqua che l’attraversano e numerosi monumenti, luoghi d’interesse con opere d’arte di alto livello. Analizzando tutto ciò che la caratterizza nei minimi dettagli sono riuscita a tracciarne bisogni e punti critici.
Il mio desiderio infatti, è quello di vedere una comunità coesa e collaborativa, impegnata nel sociale, sono certa che questa struttura potrebbe dare molto al mio territorio anche se per ora, solo idealizzata: un posto per imparare e crescere.
Il centro, porta ben saldo il logo del mastio (simbolo portante della città), si erge su due piani ed è stato pensato per accogliere i visitatori sin dall’arrivo: troveranno un ampio parcheggio sotterraneo, una sala d’accoglienza, una sala conferenze/studio, mentre nella parte superiore si ergerà un bistrot ricco di prodotti tipici della zona a km0.
La struttura comunicherà in maniera armonica con il paesaggio circostante, grazie alla scelta dei materiali.
Lo stile del logo è basato su un gioco di pieni e vuoti, presenta forme essenziali ma chiare e leggibili. È stato costruito su una griglia proporzionale e proposto nei colori Nero, Verde, Arancio e Marrone. Questi colori si fondono perfettamente col paesaggio circostante. Del logo inoltre ne ho studiato la leggibilità, minima riduzione, area di rispetto, ne ho delimitato l’uso improprio e applicato ad eventuali gadget e materiali per vederne un’ipotetica realizzazione.
In conclusione, il riconoscimento del valore storico di Montagnana ha permesso di capire il ruolo fondamentale che tale area ha avuto, mentre lo studio sociale e antropologico mi ha portata ad avere un quadro chiaro sulla popolazione e sui loro bisogni; l’analisi urbanistica mi ha permesso di capire la possibilità di realizzazione del progetto, mentre lo studio delle carte tematiche ha poi consentito di individuare i caratteri distintivi dell’area di intervento in termini di materiali e destinazioni di utilizzo. La proposta è stata inoltre integrata da un progetto grafico esplicativo degli spazi esterni ed interni oltre che da schizzi e prototipi digitali.
Il punto focale dello studio di questa tesi è stato quello di creare un ambiente nuovo riconsiderando lo spazio esistente, ma inutilizzato, al fine di creare un tramite fra nuove e vecchie generazioni. Un progetto di integrazione urbanistico-sociale.
Spero con questo racconto del mio elaborato finale di avervi incuriosito e stimolato. Fatevi ispirare dalle piccole cose: che siano esse una passeggiata per il vostro comune, o un semplice gesto per la vostra comunità. Che la creatività sia sempre con voi!
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