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Aurora

Sognavo un albero ricco, grondante corolle piene e fronde lussureggianti.
Mi sono svegliata trovando rami secchi; la linfa era esaurita, non scorreva nel tronco.
Dunque era un sogno.
Nell’eterna ricerca di un frutto proibito, ho trovato solo resti, rimasugli.
Ma allora perché parole divine scritte su fogli arabescati?
Perché un bacio così forte da sembrare vero?
Intorno a me un giardino di foglie secche. Di sudici arbusti incolti.
Nel sonno era meglio, decisamente meglio.
Qual è la vita vera?
Se potessi tornare là…
Dove il pianto era gioia, e il cielo grigio una pennellata di colori splendenti al sole.
Se potessi ritornare, farei in modo di non aprire gli occhi. Non mi lascerei più ingannare dall’Aurora che filtra dai vetri e mi chiama.
Le direi: no, mi piace stare qui, non ti ascolto!
Qui, tra amici, tra chi mi ama davvero. Qui, felice.
Rivoglio gli abbracci di un tenero amante, i sospiri trattenuti, le carezze senza prezzo.

Aurora, sei bellissima, ma girati altrove, desta qualcun altro!

Immagine dal web

Pubblicato inDonne

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