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A volte i libri sono delle rivelazioni. Non solo tengono compagnia e distolgono dalle preoccupazioni, ma insegnano, e addirittura possono essere una guida pronta all’uso.
È il caso del libro “La manutenzione dei tasti dolenti” di Daniele Novara.
Mi ha aiutato, senza destabilizzarmi, allarmarmi o spaventarmi.
Avendo attraversato un periodo di dolore, quindi interiormente burrascoso, ho avuto, come conseguenza, di essere vulnerabile di fronte agli altri, e di non saper valutare i problemi in modo proporzionato alla loro gravità.
E allora, la mia arma, come sempre, è stata leggere e studiare.
Questo manuale, in particolare, ci spiega come riconoscere i nostri “tasti dolenti”, con esercizi semplici, che non comportano davvero nessuna fatica. Non sono questionari, che io, almeno, non amo…
Il “tasto dolente” è una ferita infantile, che ha una risonanza così dolorosa nel presente da non aiutarci a superare i conflitti. Ed è una trappola, perché ricadiamo così negli stessi schemi, meccanismi abituali, che ci hanno difeso e aiutato a sopravvivere nell’infanzia, ma che da adulti non hanno più motivo di esistere.
Evitare i conflitti non è possibile e non serve, anzi essi sono necessari a crescere, se li sai gestire con cura. Aprono nuovi orizzonti, sono altre possibilità di vita. Un cambiamento.
Ma devono avvenire in modo competente.
Se non abbiamo capacità relazionali, infatti, diventiamo preda delle emozioni, non le sappiamo tenere a bada, e la tensione non è sostenibile.
Regole d’oro per una comunicazione efficace, al fine di affrontare il conflitto in modo positivo, sono contenute in questo prezioso abbecedario della rinascita.
Leggendole, vi renderete conto che sono molto sagge e praticabili.
Ma forse non ci avevate pensato…
O non sapevate perché avreste dovuto seguirle. E il libro aiuta a motivarvi anche in questo senso.

Pubblicato inGenerale

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