Mi specchio in quegli occhi grandi,
Laghi profondi di tranquillità, ma basta un vento che si alza e tempesta arriverà.
Sei quella me al quadrato, la mia stessa intensità, il riflesso dei miei gesti intinto di modernità. Sarei stata come te, se fossi nata nel 93 , la porta sempre aperta e la valigia insieme a te. L’amore che respira forte, un cuore mai in cantina che cammina, corre e va. Faccio il mio mestiere, mi vesto di autorità ma dentro rido di me. Ho sfidato il mondo con il coraggio e la paura di sottofondo. Un po’ tremavo nel diventar grande e poi a capofitto ero lì, a godermi l’avventura .
Non torna più la gioventù, forse era il ritornello di una vecchia canzone , ma se Carpe diem è stato il mio modus vivendi, non riuscirò mai a tradirmi…. E allora vieni voglia di vivere, scarpe di corda e vestito a fiori, bianche margherite il mio letto e un cielo tuffato nel mare.
Carpe diem
Pubblicato inAmore
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