La domanda è d’obbligo a Pasqua. Se sei nato in Campania felix, corre di bocca in bocca, non è difficile la scelta, anzi le bontà si eguagliano, i profumi e i sapori si assomigliano e si differenziano. Ho suscitato qualche curiosità? Sto parlando del tortano e del casatiello, due punti fermi del ricettario di ogni abitante della città di Partenope e province. Quale scegliere? Casatiello o tortano? Come la pastiera, anche queste due specialità salate , per tradizione preparate il sabato santo, hanno versioni casalinghe differenti ed è facile comunque trovarle nei panifici, nelle pasticcerie ben fornite. Come per Natale non mancano gli struffoli, a Pasqua è d’obbligo il casatiello, ed anche il tortano E la ricetta varia di casa in casa, io ho conservato un foglio di quaderno, scritto a mano dalla mamma di Francesco, un giovane collega che ci svelò il segreto del buon casatiello che si gustava a casa sua a Napoli. Sul ripiano di marmo una fontana di farina e sciolto in acqua calda un pezzetto di lievito, poco sale e tanto pepe, una grossa cucchiaiata di strutto e poi con la forza delle mani si impasta. E poi si riprende e si rimpasta, facendo riposare al caldo l’impasto ottenuto. Con pazienza poi si riducono a dadini formaggi dolci e salati, pecorino e provolone, pancetta, salame e uova sode. La ciambella prende forma si riempie del ricco composto di salumi e formaggi. Si riporta la pasta a riposare ed essa cresce ancora, ricoprendosi di gonfie bolle .Poi si infila nel forno caldo , giunta a cottura sprigionerà intorno questi profumi ricchi di sapori e la ciambella dorata farà bella mostra di se sul vassoio di ceramica diVietri.Tagliamo la prima fetta morbida, sostanziosa è il pane degli dei, Partenope la bella sirena venuta dal mare, se ne innamorò perdutamente.
Casatiello vs Tortano
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È bello conoscere le abitudini, in questo caso le ricette, delle diverse culture.