Ti chiamavano così i miei bimbi, quando correndo aprivano il portone di casa e bussavano al tuo chiedendoti asilo, protezione da chi li avrebbe puniti per le loro marachelle.
E tu aprivi e le tue braccia divenivano territorio neutrale, roccaforte inaccessibile per ogni rimprovero materno.
Li hai amati, pur non avendo con noi alcun legame parentale. Ci hai amati come avessimo il tuo stesso sangue, e la nostra vecchia casa profumava di te perché ogni pomeriggio c’ era per me e per i miei figli un dono fatto dalle tue mani .
Li hai accuditi con l’amore di una nonna. Tu ed il tuo Franco eravate per noi l’esempio dell’amore vero, quello che si coltiva con l’arte e col sorriso, quello che sa splendere al pensiero dei figli,dei nipoti anche se lontani.
Due anni fa il tuo Franco è andato incontro all’alba che sorge dal mare, quella che mi disse un giorno di guardare e che lui dipinse sempre per donartela con incrollabile amore.
Oggi lo hai raggiunto. Hai ragione era troppo il tempo senza il tuo amore. Ed io che ho detto troppe volte ” poi” piango per non averti salutata.
Ciao nonna Plutino ricorda sempre i bimbi di ieri, oggi , uomini, piangono con me. Buon volo immensa Donna
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