Giorni sempre uguali, scorrono lente ore vuote
Gesti noiosi, obblighi ripetuti,
niente che assomigli alla felicità.
Sapore amaro sulle labbra, aride che cercano
Cercano quel tocco lieve,
quella boccata d’aria fresca
Contro il tanfo della quotidianità.
E sono loro due mondi che si trovano,
Clandestini per amore, senza passaporto per volare,
Non hanno le carte in regola, sono assassini dell’abitudine, ladri e scassinatori delle loro anime.
La strada che vide i loro incontri,
Le parole e i litigi nell’auto con i vetri appannati
La pioggia complice nasconde i loro corpi
Nel buio di un cinema, tra le mura nel segreto di un solitario hotel.
Una vita da amanti che cercano la routine degli sposi, lei che cucina per lui rubando quelle ore di una piccola felicità.
Lei che aspetta, dietro ai vetri, accanto a un telefono muto, un Natale senza il dono di una presenza che non c’è.
Lui è stata per lei la forza di un amore voluto, preteso, mai negato, l’orgoglio di averlo accanto, persino la consapevolezza di non saperlo esclusivamente suo.
Lei è stata per lui la donna che avrebbe voluto,
la passione e la rinuncia di una vita normale .
Sempre in bilico tra il falso e il vero, tra amore e dolore.
Clandestini per amore
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