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Corro

Cammino nel sole freddo dell’inverno.
Sento vicino il fremito della primavera.
E con lei un impulso vivo e frizzante di vita.
Sonoro il tuo riso, fresco il tuo sorriso.
Gioia che invita alla libertà.

Mi chiedo perché tutto ci sia precluso. Quale reato possiamo aver compiuto.

Mi chiedo perché qualcuno possa e qualcuno no.

Domande senza ragionevole risposta,
questioni senza ragionevole logica.

E allora corro, corro… Che il vento sferzi raffiche dolorose contro di me, colpevole!

Corro, corro… Che che la pioggia mi bagni fino a farmi diventare foglia inerte.

Corro, corro… Che il fulmine mi prenda.

Corro, corro… Che le lacrime impregnino il mio corpo.

Corro, corro… Che il respiro mi manchi.

Pubblicato inGenerale

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