Ti lasciai andare dove volevi.
Inquieta, terribilmente sola.
Eri preda e vittima di quel mare che ti attraversava, turbolento e irrefrenabile.
Sono stato la sponda cui approdavi
Se volevi fermarti a riposare.
Con me ti lasciavi andare, il tuo corpo nervoso , i muscoli tesi, sempre in guardia, trovava quell’oasi di pace.
Tu la ribelle, la guerriera lottavi fino allo stremo delle tue forze, bellicosa e vinta,
Molte volte ti arrendevi.
Eri la donna che ritornava sui suoi passi, lasciavi la dura corazza sull’uscio e ti fiondavi nella tua tiepida tana .
Vestivi i tuoi abiti di donna, di seta leggera, le tue sciarpe vaporose, i tuoi foulards annodati ed eri morbida di forme, avevi il passo leggero , ti muovevi nella stanza con l’armonia di una danza e danzavi per me, la sciarpa seguiva le tue movenze, tu eri eterea, dolcissima e poi via, lasciavi cadere la veste e ti offrivi a me nel controluce.
Donna di seta
Pubblicato inAmore
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