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Due giri di perle

Oggi le indosso io.
Un tubino nero, semplicissimo e la tua magnifica collana al mio collo. Un modo per onorarti e per dimostrarti tutto il mio affetto.
Cara Rina, sei volata via come fanno gli uccelli prima che arrivi il freddo. Lo soffrivi tanto il freddo e minuscola com’eri, ti aggrappavi al mio braccio per non cadere. Ti sentivo fragile e istintivamente cercavo di proteggerti, volevo restituirti tutta l’attenzione e l’amicizia che mi avevi donato.
Ci siamo piaciute subito io e te, così diverse ma così affini. Le nostre chiacchierate ci appagavano e quando ti vedevo arrivare, col tuo pacchetto di dolci appena sfornati, la mia cucina diventava un piccolo cosmo profumato di vaniglia e zucchero a velo. Amavi ascoltare i mei racconti di quando ero ancora in Sicilia. – Parlami del mare mi dicevi, lo sai che non l’ho mai visto?- Ti ci portai al mare! Nella grande casa di famiglia, la mia stanza di ragazza diventò la tua e di quelle vacanze che ti regalai ne parlasti per una vita intera. Ora mi dovrò abituare alla tua assenza, dovrò mantenerti viva nella memoria, conservare i tuoi gesti come i tuoi regali. Quando arrivasti con quel pacchetto in mano, nel giorno del mio compleanno e come niente fosse mi regalasti una preziosa sciarpa di seta. L’ultimo regalo me lo ha consegnato tuo figlio con le lacrime trattenute a stento. Nell’astuccio, assieme alla tua meravigliosa collana di perle, ho trovato un biglietto scritto per me, per noi, per la nostra fantastica amicizia. Sei stata importante nella mia vita e continuerai a esserlo per sempre.
Oggi ti ho accompagnata come meritavi, mi sono vestita bene solo per te, come ti piaceva vedermi, ho aggiunto al mio collo i due giri di perle e ti ho portata addosso come una cosa preziosa, come la nostra amicizia.

foto di Antonio Tafuro

Pubblicato inDonne

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