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Felicità

Ho visto la felicità negli occhi, ne ho respirato il profumo e sentito la voce della sua anima per ben due volte. Mi ritengo un uomo fortunato alla fine.
La prima volta è stato quando ho incrociato gli occhi di mia figlia.
Occhi negli occhi si sono aperti un varco nell’anima e da lì sono arrivati al cuore, si sono seduti gli uni di fronte agli altri a guardarsi e stanno ancora lì immobili gli uni di fronte agli altri. La seconda volta è stato quando vidi per la prima volta i suoi occhi. Non ci potevo credere. Non ne avevo mai visti di così belli. Persi la voce e si fermò il tempo. Da li è entrata nell’anima rovesciando il cuore e creando un disordine pazzesco e poi un ordine che non avevo mai visto. Mi sembrava impossibile. Ogni cosa adesso aveva un nome ed un posto assegnato. Stava seduta sul cuore a carezzarlo con i piedi nudi e con le mani e mi sentivo felice, calmo, in pace. Quando si allontanava per andare verso la sua vita iniziavo ad urlare come fanno i bambini nella culla. Allora lei arrivava di corsa, mi parlava sottovoce, mi accarezzava e mi calmava. Che cosa assurda. Quasi incredibile. A raccontarla non ci crederebbe nessuno. Parlava con la voce calma dell’amore e mi convinsi che l’amore avesse la sua voce. Lei era magia incompresa. La canzone che nessuno sapeva. La benedizione, la sottomissione, la passione, la crocifissione, la resurrezione.(*) Per questo non maledii il giorno che l’avevo incontrata.
Mi aveva preso il cuore e la mente insieme e non mi importava nulla che fosse durata poco questa magia. Mi sentivo un prescelto per averla vissuta. Un angelo salito al cielo….

E adesso un demone che scendeva giù all’inferno… sempre più giù, in cerca del buio assoluto dove riposare in pace.

(* parole rubate al Maestro Baglioni, dal testo della canzone Dodici Note)

Pubblicato inDonne

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