Solo i poeti riescono a farsi pagare i propri sogni; il resto dell’umanità sogna senza ricompensa.
Hans Hermann Kersten
Regalo a mia madre una tela bianca, un paio di pennelli e tubi di colore.
Anche se non ha mai tempo, dipingere è un suo desiderio, io lo so.
Mi lascia entrare nella lavanderia, il suo spazio creativo, il laboratorio dove realizza le sue cose nuove.
Sa che mi piace vederla felice.
La guardo mentre si tocca la guancia con la setola dei pennelli e poi apre un tubo di colore e traccia sulla tela una pennellata ampia e lenta, rossa, viva.
“… Grazie Michele … “ sussurra.
Mi sorride, mi indica lo spazio fuori.
Da questo sogno, da questa scintilla, con questa passione nasce FUORISERIE
IL MANIFESTO DI FUORISERIE
FUORISERIE è uscire, fuori dai laboratori, dal mercato, è andare al confine. Al centro tutti pensano nello stesso modo. Ecco perché sono finiti lì. Il confine è instabile e molto rischioso. Perfetto per liberarsi da convenzioni e formule e per farsi nuove idee.
FUORISERIE è creatività semplice che abbraccia l’emozione, come una tela da dipingere con colori accesi; è una galleria d’arte, un luogo d’incontro per chi sa di avere talento e lo vuole esprimere e far conoscere al mondo.
FUORISERIE promuove e sostiene la libera espressione creativa, germe di differenziazione in un contesto che induce all’omologazione.
FUORISERIE è un’alternativa al business. E’ accessibilità: opera per la riduzione delle barriere di accesso ai prodotti creativi e culturali, sia per chi crea, sia per chi fruisce. E’ pop; non lavora per le elite sociali e culturali, ma per creare nuove occasioni trasversali di aggregazione.
FUORISERIE è marginale: opera nel mondo, preferibilmente nelle aree di margine, dove “emergono” nuovi fenomeni; vive nella realtà, ma non teme di sconfinare nell’utopia.
FUORISERIE è curiosità organizzata: riconosce nel desiderio di conoscenza una delle motivazioni principali dell’espressione ed opera per portare questa aspirazione dalla dimensione individuale a quella collettiva.
FUORISERIE è plasmare, manipolare, è leggerezza: il superfluo è pesante ed ingombrante, ciò che è davvero importante passa attraverso i muri.
FUORISERIE parla la lingua di chi ascolta: usa codici, linguaggi a e materiali diversi in funzione dell’interlocutore, del contesto e del canale di relazione; se necessario usa più linguaggi, più canali, più materiali.
FUORISERIE abita gli interstizi: ricerca e recupera gli interstizi culturali, economici, sociali, spesso trascurati dai grandi operatori della moda, dei media e della cultura.
FUORISERIE è Copyright/Copyleft: il “riconoscimento” della propria espressione creativa è un diritto inalienabile di ciascuno, FUORISERIE promuove la libera circolazione delle opere d’arte nel rispetto dei diritti dei singoli artisti.
Io ho deciso di sognare a priori.
Sarà una nuova tendenza, ancora tutta da scoprire: oggettivazione progressiva.
Vale a dire: più i sogni li scrivi, più ci lavori sopra, maggiori sono le possibilità che si avverino.
Una sorta di sogno preventivo.
Scrivo il sogno che sognerò.
Scrivo il sogno che accadrà.
Lo concepisco. Lo produco. Accade.
Vedi le cose e dici: ”Perché?”.
Ma io sogno cose che non sono mai esistite e dico: “Perché no?”.
Georg Christoph Lichtenberg
Michele Ruffin
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