Mi ricordo di noi, sulle spiagge di Volano.
Il mare mosso, onde che offrivano spuma, e che non chiedevano nulla in cambio.
Sabbia senza livello, libera e selvaggia.
Tronchi forti e robusti alla deriva, ed io bambina aggrappata a loro, giganti buoni della mia fantasia.
La pineta ci offriva ombra e refrigerio, mentre tu aspettavi sul molo, pescatore senza nome e senza fama.
Castelli umidi, che l’acqua disfaceva e disperdeva.
Salsedine profumata sui sorrisi accennati e arsi.
Parole taciute, sospese e prive di remi: il silenzio di fronte all’immensità.
Il sole illuminava l’iride screziata.
foto di Martine Franck
Commenta per primo