Il sogno di Pier
Caro amico Pier,
Mentre ti leggevo, ti ho immaginato seduto sul divano in pigiama e brandendo come un bambino le tue “bacchette “ immaginarie hai cominciato a suonare.
Hai trovato il ritmo e ti sei lanciato in Una formidabile esecuzione.
Immagino il boato nello stadio pieno…no nel silenzio della notte, tra le saracinesche chiuse e i lampioni accesi, tu l’hai detto alla luna come diceva Vasco in una canzone.
L’hai detto anche a me che sto imparando a vivere superando l’incubo, destinando i miei pensieri a diventare parole. Sto imparando ad elaborare la tristezza e trasformarla in gioia, sto imparando a lavare con le lacrime un viso triste, per regalare la bellezza di un vero sorriso.
Mi è rimasto impresso il lampo ceruleo che illumina i tuoi occhi sbarazzini, l’inaspettata cadenza napoletana che volutamente hai accentuato parlando con me in quel bel pomeriggio a Montagnana.
Affettuosi auguri.
Carla
Il sogno di Pier
Pubblicato inCompleanno
Ricevere un augurio così è molto più di una sorpresa e di una gioiosa improvvisata.
È “troppo”… Si la mia prima sensazione è proprio questa: di non meritare una prova di affetto e di stima così esplosiva, bella e profonda. Mi confondi, Carla. Grazie !!
Credo che ormai mi conosci. Il mio pregio e difetto è la sincerità. A volte una bugia a fin di bene sarebbe più apprezzata. Ma non ci riesco.,Perciò non ho esagerato e non mi dilungo in piaggerie….così è se ti pare, Pier😀