A volte un incontro può salvarti la vita.
A volte è una poesia, a volte è la storia della tua vita. Un giorno mentre giri le pagine del tuo cellulare, ti imbatti in un gruppo che attira la tua attenzione. Si tratta di racconti e il raccontare ti fa appartenere a questo gruppo di persone, reali, in carne ed ossa. Incuriosita sfoglio, leggo e quasi mi nutro di quelle tante parole, l’una in fila all’altra, tessute come una tela bianca, sottile, preziosa sulla quale prendono forma tanti spaccati di vita. Sono piccoli romanzi in cui gli autori parlano di se, di fatti privatissimi o di storie di fantasia. Piccoli pezzi di capolavori. Mi sono sentita a casa, in questo mondo di racconti. Del resto sono cresciuta sul mio ballatoio, laggiù al sud, con il vento dell’estate e un libro tra le mani. Ogni giorno rivivo quelle estati,seduta sull’ultimo gradino della scala a chiocciola. Raccontare mi ha curato le ferite, le mie storie, amate ognuna come mie creature mi hanno dato ossigeno, mi hanno alitato calore, mi hanno alimentato la buona memoria, mi hanno fatto abbracciare il mio passato, per andare avanti. Le mie storie mi hanno salvato la vita.
Incontro con la poesia
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Dovremmo usare questa tua storia come pubblicità per il Blog e per tutti quelli che, come noi, raccolgono storie. Si! la scrittura salva la vita. Molto vero, grazie Carla.
Buongiorno Pier! Ne sono fiera…appartenere a Contame è una boccata d’aria pura. È libertà, musica …vita!