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La moglie

Si avvicina mpacciato, sembra timido ma ha il doppio dei miei anni.
Ha un abito scuro, camicia e cravatta.
Serioso.Antiquato. Mi invita a bere un caffè e mi parla di Lei. Si Lei , si sente che usa la maiuscola. La ama ancora, la sogna.
Ma Lei non c’è più, da cinque anni fa tutto da solo, vive, cucina, esce e ritorna in una casa dove il tempo si è fermato. C’è la sua borsetta all’ingresso appesa all’attaccapanni insieme al cappotto. In salotto c’è la sua poltrona e sopra il suo plaid e il libro che non ha finito di leggere.
Mentre lui prepara il caffè vorrei uscire di nascosto in punta di piedi….Perché vuole violare questo ricordo così intenso? Lui torna col vassoio e le tazze.Sono tre tazze di caffè caldo.Lo guardo e lui capisce e mi dice di un fiato: Sally lo prende amaro.
Allora di getto gli chiedo: Perché Sally è qui? Si toglie la cravatta e la giacca e con un gesto inaspettato mi fa saltare i bottoni della camicia. Incredula mi trovo spinta contro il muro mentre mi soffoca con la sua bocca, frugandomi dappertutto.
Non contento mi spinge sul letto finché spossato si stende al mio fianco.Lo guardo ha il viso sconvolto, evita i miei occhi mentre io cerco di parlargli.
Poi mi ringrazia, a quanto pare dopo Lei sono la seconda donna della sua vita.
Il mio imbarazzo cresce quando dal portafoglio tira fuori una banconota e me la porge. Non ha capito, gli dico fissandolo dritto negli occhi, non sono una di quelle.Lui arrossisce, balbetta, accartoccia i soldi e li lancia lontano. Si inginocchia, mi chiede scusa…Questa scena rasenta la farsa.Mi vesto in fretta e mi precipito fuori.Scendo le scale di corsa e respiro nell’ aria fresca della notte.

Pubblicato inAmore

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