Un giorno poi iniziò ad andar via
E non smise più
Ogni giorno andava via un po’ di più.
Era un viaggio senza valigia,
Gli occhi che inseguivano qualcosa,
La’ fuori dalla finestra, poteva essere una nuvola bianca, un’ape che ronzava
Una donna con le calze nere a righe,
Il suo florido corpo fasciato da un vestito
Troppo stretto, il fumo della sua sigaretta.
Chissà quante volte aveva pensato di fuggire, prendere i suoi vestiti, quelli veri e lasciare in quella stanza gli orpelli di una vita in eterna vendita. Aprire ogni volta quella porta alla bramosia di mani avide, affamate di quel corpo ormai privo di sensualità, solo oggetto di voglie viscide. Non li guarda più, sono occhi spenti, bocche senza parole, frugano le sue cavità svuotate, è pelle senza più ossa, brandelli di femmina. Si vende senza avere più un prezzo. Tornerebbe nel suo letto caldo, ancora intriso del profumo dell’amore, quello vero fatto di sangue pulsante, di lacrime di gioia, di bocche rosse per i baci dati e ricevuti. Tornerebbe agli abbracci fugaci nei portoni, alla luce fioca di una stanza che respirava amore. Tornerebbe se potesse alla pace di quel cuore libero, pulito.
L’amore non è in vendita
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