LA FRASE
“A un certo punto uno deve fermarsi e capire cosa è capace di fare e cosa non è capace di fare. Io sono capace di vivere da solo in montagna, non è poco, no?”
Bruno (Alessandro Borghi).
CHI L’HA DIRETTO
Felix Van Groeningen è un regista fiammingo, ha realizzato alcuni cortometraggi e scritto e diretto diverse opere teatrali.
Charlotte Vandermeersch è un’attrice, sceneggiatrice e regista belga.
DI COSA PARLA
Pietro e Bruno, amici d’infanzia e ora uomini, cercano di cancellare le impronte dei loro padri. Attraverso le difficoltà della vita, i due finiscono sempre per ritornare a casa, sulle montagne.
COSA NE PENSO
L’equazione Premio Strega/David di Donatello uguale capolavoro, in questo caso non funziona. Nonostante io sia irresistibilmente attratto da tutto ciò che ha a che fare con la montagna e con i conflitti padre/figlio in tutte le sue accezioni, è impossibile non additare i difetti di questo film: una durata abnorme, il voice over, pedante e poeticistico, il rapporto tra i due personaggi risolto in maniera superficiale, certe derive da cartolina (laddove la montagna vuole significare tutt’altro e non essere puro fondale). Ma forse questa è un’opera che va sentita prima col cuore e poi valutata con la testa, a partire dallo stesso romanzo di Cognetti la cui forza non risiede sicuramente nella scrittura (non eccelsa), ma nella direzione verso la quale punta e nel mondo che racconta. Il film, nonostante le sue imperfezioni, trasmette lo spirito della storia, restituisce la dimensione umana facendone un racconto a tratti coinvolgente, punteggiato di verità condivisibili.
Le Otto Montagne è allora un’escursione nel destino complementare di due uomini segnato dal rapporto con un’unica figura paterna (biologica per uno ed elettiva per l’altro). Una parabola sull’ambiente che forma i caratteri e in cui risuona, sottopelle, la dialettica tra ciò che si è vissuto e ciò che sarebbe potuto accadere. Un film che, come il romanzo, sa a chi si sta rivolgendo e che, al di là degli esiti critici (sempre in rapida evaporazione), avrà una schiera di cultori affezionati.
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