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Libertà

Nel corso della mia vita mi sono ritrovata più volte a chiedermi cosa fosse la libertà.
Ho cercato e trovato risposte diverse a seconda dell’età che avevo.
Prima di quattro figli, sono stata cresciuta ed educata al rigore e al rispetto delle regole. Abituata ad anteporre sempre e dovunque il dovere al piacere, sovente imbrigliata in questa rete di convenzioni che mi volevano brava a tutti icosti, ubbidiente, educata, composta, timida e rispettosa.
E’ capitato di sentire questa maglia intorno a me come limitante e troppo contenitiva delle mie emozioni, dei miei voli, dei miei desideri.
Crescendo ho capito che quella rete era una sorta di tutela intessuta intorno a me per proteggermi ed evitarmi i colpi della vita.
Non ho mai avuto limitazioni alla mia libertà di scelta, qualunque scelta: il percorso di studi, il luogo di vacanza, il partito politico, il modo di impiegare volontariamente il mio tempo, le amicizie, il denaro.
I miei genitori hanno sempre riposto in me una grande fiducia. E questo mi ha portata ad essere libera, libera di pensare, di fare e di scegliere.
Nella mia vita ho conosciuto tantissime persone, intessuto molti legami significativi e affinato la campacità di entrare in empatia.
Questo aspetto dei rapporti umani mi piace molto e mi fa sentire libera.
Non amo i rapporti sterili basati su conversazioni banali. Un legame vero, sia esso di amicizia che di amore, deve necessariamente essere empatico.
Se riesco ad entrare in quella sorta di corrispondenza emozionale empatica con l’altro, allora sento di potermi fidare e mi sento libera.
E qui ritorna la fiducia che mi hanno dato i miei e che ha ingenerato in me il senso di libertà.
La mia dimensione di libertà oggi è quindi nella qualità della relazione, è il sentirmi libera nel mio rapporto con l’altro; libertà che si traduce in gesti, parole, risate, lacrime, ironia, autoironia, gioco, ascolto, comprensione, confidenza, condivisione, aiuto reciproco.
E questa dimensione di libertà è ciò che da’ significato al mio essere, al mio esistere, al mio fare, è quello che conferisce senso alle mie giornate, che mi aiuta a gestire il tempo, che attenua i timori degli anni che passano, del corpo che cambia, delle mutazioni, della vita che scorre…. e va.

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