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Maria, bambina fortunata

D’ estate trascorreva le vacanze prima al mare, in.Romagna, poi in montagna, sopra al lago di Como
I giorni marini erano i prediletti
Amava ed ama il mare, Maria
Una accogliente immensa liquidità in cui immergersi e nuotare, in cui rinfrescarsi e tonificarsi, un luogo antico, a memoria d’uomo, dove sentirsi sempre al.sicuro
La costa adriatica si raggiungeva in treno
Un lungo viaggio, con suo fratello e i famigliari, papà restava a lavorare, ma li accompagnava al treno caricando.i bagagli … quell’ immagine, che era poi il congedo, rimaneva impressa negli occhi di Maria e ancora oggi è lì, intatta, nitida, immobile, carica di enormi emozioni ormai mute
Se ci si.comportava bene, una volta arrivati alla stazione si prendeva la carrozza con il cavallo.per arrivare all’ albergo…meraviglia e gioia…
I giorni andavano veloci e in fretta era tempo di lasciare le spiagge e rientrare in città…
La tristezza e un velo.di malinconia scendevano velocemente nel cuore di Maria e di suo fratello
Saliti sul treno di ritorno, stavano tutto il tempo attaccati al finestrino, fissando il panorama insolito, campestre, cosi poco.cittadino…
Lontani ormai i giorni di sabbia e conchiglie, castelli e giochi, nuotate e gite in pattino…
Erano già ricordo quei momenti, ahimè
Grosse lacrime a quel punto scendevano sulle guance di Maria e di suo fratello, silenziosi e dignitosi, come erano abituati ad essere, fissando sempre il paesaggio, condividevano complici il sottile dispiacere

Pubblicato inLuoghi del Cuore

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