Era una di quei bimbi che ” mangiavano e dormivano”… crescendo però si accorse che indugiava volentieri la sera e soffriva molto al risveglio, vengono chiamati gufi i tipi cosi al contrario delle allodole che al mattino sono molto attivi!
La sveglia degli anni delle scuole medie e del liceo era la nonna… Su, è ora, alzati… Maria devi andare a scuola… Forza, un atto di coraggio… Ancora oggi riecheggiano le sue parole, scandite, convinte, ripetitive
Maria aveva sonno, non faceva colazione, si vestiva veloce e usciva
Le scuole erano vicine, il tragitto a memoria, lo sforzo di svegliarsi a dovere prima di entrare in classe, quasi sempre in ritardo o sulla campanella…
Se poi alla prima ora c’era un compito in classe erano guai, la concentrazione latitava e la fatica era enorme
Preparò l’ esame di maturità di notte, quando lo spazio ed il tempo si dilatano e perdono consistenza, sorseggiando i caffè di moka, come da abitudine, cavandosela più che dignitosamente… Molte furono le ore a disposizione per gli scritti e l’ orale si svolse alle tredici
Oggi Maria non ha smesso di amare la notte
E non amare il mattino
Maria dormiva volentieri
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