Il cappotto nero punteggiato di fiocchi di neve e il viso pallido, frutto dell’ennesima notte in fabbrica a tirar mattina. È la mattina di Natale, gira la chiave del portone e sale le scale facendo i gradini a due a due. All’ultimo piano la sua porta, già aperta e accostata. Lui è lì con il suo sorriso e il ciuffo di capelli sugli occhi. La fatica e la stanchezza si sciolgono nel suo abbraccio. Ridono e si baciano , lui la prende in braccio e la poggia sulla sedia in cucina. Le sfila il cappotto e le toglie le scarpe…ma lei si alza e va al camino acceso e si scalda quelle mani rosse di gelo. Poi lo stringe a se mentre lui le porge una tazza di latte e caffè caldo. “Prendilo è caldo..,come il mio amore”. È la mattina di Natale è l’amore vibra in quelle due stanze, prese in affitto e con le finestre sul tetto. Da lassù si vedono le stelle nelle chiare notti e si può leggere rischiarati dalla luna. Lui è già pronto in tuta da lavoro e lascia la sua donna innamorata. Sarà un giorno di attesa, per ritrovarsi vicino al fuoco a scambiarsi i doni più grandi e belli che hanno potuto riservare l’uno all’altra. Questi doni non si trovano nei negozi addobbati ed eleganti, ma sono nelle loro mani, nell’affetto e nella devozione. Nell’attesa del ritorno.
Mattina di Natale
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