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Non fare tardi

Non tornare tardi
La vestaglietta allacciata in vita con il fiocco e gli occhi pieni di sonno, mi guarda mentre apro la porta sulla notte che è appena cominciata. Mi guarda scuotendo la testa, i bigodini rosa in fila ordinata e la mano che mi saluta. Vado piano, non ti preoccupare e lei col telecomando spegne la sua serata.
Non si rassegnerà mai alla mia cena distratta e frettolosa dei fine settimana. Lei mi vorrebbe a tavola con lei, come quando parliamo davanti al piatto di polpette al sugo. Mi chiede della mia lei, è discreta e mi domanda quando la porterò a casa.La porto, la porto, non ti preoccupare, ho già il giubbotto addosso e il suo bacio sulla guancia mentre corro fuori in sella al mio destriero, in testa il casco per il mio sabato sera. Non tornare tardi, e si stringe nella vestaglia, ma lei già lo sa mentre la luna fa capolino dietro la serranda.

Pubblicato inAmore

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