Un foglio bianco fatto scivolare sopra il rullo e le mani sospese sulla Olivetti lettera 32. Un pianista che batte sulle lettere per farne parole e frasi e racconti, come musica. Quel tic tic, un po’ lento e poi veloce e il foglio che si riempie di parole. La magia che da vita ad una storia, si dipana un racconto. Chi scrive ha sempre un inizio da cui cominciare, e poi correggere, cancellare a volte ricominciare. La trama viene dal fondo del cuore, la fantasia si mescola con le tante verità, le bugie sono ammesse, fanno parte del gioco, aiutano a volare più in alto, servono a vedere lontano, a scorgere il profilo di qualcuno che forse arriverà. Chi scrive non ha orologio, va a tempo con la fantasia.
Olivetti lettera32
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