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Portami, regalami

Portami, regalami

Portami, regalami quelle cose amate;

il vestitino bianco con cuoricini rossi

che mi coprì bambina, e quella cartellina

piena di fogli e libri preziosi.

Regalami quel tempo fresco di risate,

caldo d’ abbracci, ricco di noi tutti.

Portami, ancora i frutti di quel nostro giardino,

di quel regno fatato, alberi con un nome,

bambine curiose, il pane e marmellata.

Ninfe di un tempo astratto, senza orologi,

senza fretta ne ansie, quell’ozio felice.

Regalami quei giorni, quelle strade, i sorrisi.

Portami ancora al mare, saltiamo sulle onde,

e poi di corsa a casa, cantando a squarciagola.

Riportami a ritroso, su quelle filastrocche,

strette in quel cerchio magico a contarci tra noi.

30 31, non c’ è più nessuno.

Dove ti sei nascosta? Perché non giochi più?

nell’immagine: foto di Gianluca Parsi

Pubblicato inSogni

1 commento

  1. PierluigiDelPinto PierluigiDelPinto

    Mi è piaciuta molto questa poesia, come se essa sapesse parlare un pò a tutti dello stesso tema: il ricordo. Bella la chiusura, davvero brava!

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