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Possesso

23 Novembre 2022

Niente lividi per te,
donna di tanti dolori.
Con te, il bastardo
è stato sopraffino.
Ti ha violentato il cervello;
si è insinuato, viscido,
serpente invisibile,
e tu non hai avuto
sentore di pericolo.
Povera donna ingenua!
La violenza è subdola;
possiede mille facce,
si sa camuffare.
Quel che sembrava amore
era solo possesso,
tu ti lasciavi andare e lui avanzava,
dilagava nei tuo attimi
bloccava impeti,
sanzionava slanci.
Non t’accorgesti,
se non troppo tardi,
del nemico alle porte,
dimenticasti di chiudere l’uscio
e lui ti vinse come un trofeo vuoto.
Ora sei merce sua, triste fantoccio.
Appartieni come un oggetto d’uso comune,
obbedisci e scodinzoli come un povero cane.
Triste desino il tuo!
Quando sei sola piangi
ti lasci andare,
consideri il tuo stato e piangi,
non scappi, non denunci,
ormai tu non esisti
e tristemente accetti quel che
ti sembrava AMORE.

Pubblicato inDonne

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