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Poteva essere amore

Tra le mura antiche delle scuola avvenne il primo incontro, il loro. Una fila di porte correva lungo un corridoio illuminato dalle finestre. C’era l’eco delle voci in quell’ora di chiacchiere, di risate sommesse. E ci si conosceva. La guardava da lontano, studiando come si muoveva, lo sguardo azzurro delle iride, il passo lungo. Era già preso da quelle mani che immaginò tra le sue, uno di quei prossimi pomeriggi. Le avrebbe parlato piano, coi toni bassi dandole lo spazio di rispondere. Le avrebbe sorriso, portandola fuori da quelle mura, facendole assaporare le ore che avrebbero potuto trascorrere insieme. E lei corrispondeva, quando annuiva mentre lui le spiegava il mondo, quello vero dove vibrava il suo amore. Lui immaginava cosa poteva essere il loro prossimo incontro, sentiva il profumo dei suoi capelli, si sprigionava lieve e dolce proprio mentre lei camminava o si muoveva per la stanza , lo stesso sentore di fiori che a lui rimaneva addosso mentre lei si allontanava. Immaginava quel giorno che diffondeva magia, quei momenti speciali che precedevano l’abbraccio, quella calamita di un bacio aspettato.
Quella volta sarebbe stato di più di un incontro fugace. Quella volta si sarebbero cercati e ritrovati, e nello spazio di una sera avrebbero fermato il loro tempo.
Quella sera sembrava perfetta. Uno scenario costruito apposta, un cielo scuro senza nubi, un luna cangiante appesa sopra il mare, la melodia sempre uguale delle onde. La sabbia dolcemente pettinata, nessun passante a disturbare quella pace. Lui scalciava a piedi nudi la spuma che risaliva e nervoso controllava il suo orologio. Era presto, lui lo sapeva, ma aspettare più non poteva. Camminava ancora lungo il mare e poi si fermava a guardare, ancora e ancora. Passò un’ora e poi un’altra, ma lei non arrivò. La luna cangiante cambiò colore, appesa in mezzo al cielo si avvolse nello scialle nero delle nubi. Un vento sollevò la sabbia, un nugolo di foglie portate da chissà dove si dispersero per la spiaggia. Lui ebbe un pensiero, come un presentimento. “Per te non provai un sentimento d’amore” le scrisse lei in un biglietto. Quella carta profumava come le sue mani, che poi non strinse più.

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