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Profumo di limoni

Ricordo giochi da poco.
Salti, su una sola gamba, a centrare i quadrati disegnati sulla strada, e un sasso.
Una corsa a dire “tana”.
Una regina che dava gli ordini alla sua ancella, sedendo su un trono, che era una panchina.
Una fuga, mentre lui teneva nelle mani una lucertola cui aveva mozzato la coda.
Un castello sulla sabbia, presto divorato dal mare.
Un’altalena, per volare.
Un pallone, delle biglie, dei birilli…
Sento ancora il profumo di limoni nell’arsura estiva, il frinire delle cicale tra il verde e la terra secca del giardino, l’odore dell’asfalto sciolto dal sole.
Ritrovo la pace ad ascoltare quel silenzio pieno dell’estate.
È un viaggiare calmo, senza remi e senza ostacoli.

Immagine dal web.

Pubblicato inSogni

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