Tutti, indistintamente abbiamo diritto a un risarcimento per la perdita di due anni della nostra vita. Anche se sarà difficile stabilire la somma o la cifra che ci è dovuta.
Come faremo a sommare il valore di quello che abbiamo perso? Che prezzo hanno sul mercato gli abbracci che non abbiamo dato, e gli affetti che sono spariti in un attimo? Ciascuno di noi si è impoverito di tanto, si è privato di affettività, ha trattenuto ansia e paura. Affrontare la solitudine sociale, staccarsi da contesti affettivi consolidati ha richiesto un prezzo altissimo. Ci siamo difesi a mani nude, mascherandoci, nascondendo anche i sorrisi, come patetici doppioni. Tutti uguali, tutti spaventati ma determinati a resistere. Intanto, perdevamo persone care, amici d’infanzia, vicini di casa. Le sirene delle ambulanze, anche di notte, ci ricordavano che bisognava stare isolati, al sicuro delle nostre case ma cosa ci è costato questo sacrificio, in che termini lo stiamo pagando?
Si sono aperte voragini nella nostra esistenza normale, siamo stati costretti a cambiare, a vedere con occhi diversi il nostro vivere. Tante cose che sembravano scontate sono sparite in un attimo, abbiamo preso consapevolezza dell’effimero, del transitorio, dell’inutilità di tante certezze. Si vola via in un battito di ciglia, si rimane soli d’avanti all’incerto. Che risarcimento ci dovrebbero assegnare per ogni tramonto perso? E quanto vale una passeggiata nel parco? Io non lo so ma, so che mi sono impoverita tanto, ho sciupato una parte della mia vita a causa di un virus e sono qui a sentire “venti di guerra” assurde lotte di potere tra gente che non ha imparato nulla da questa tragedia che ci ha colpiti e affondati. Pensano alle armi e dovrebbero costruire ospedali, arruolano soldati e non medici e infermieri, esibiscono carri-armati e missili a testata nucleare, intanto mancano ambulanze, terapie intensive, reparti specializzati. Come ci difenderemo da questa ottusa smania di potere se anche un virus cosi distruttivo non ha cambiato il mondo? Il mio l’ha cambiato, ho perso tanto ma ho recuperato l’essenza dei giorni che ho davanti. Ieri ho comprato le piantine per il mio giardino, oggi poterò le rose e sistemerò i vasi delle piante aromatiche. Metterò le mani nella terra e mi sentirò in armonia con la natura, in fondo l’unica costante è lei e non ci tradisce mai. Basta rispettarla.
Mi risarcisco a modo mio, sono viva!
Splendida!