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OPERA IN CONCORSO

Radici di Angela Scaglione

Alcuni luoghi amati, sono fisici, hanno un perimetro e una cubatura. Sono case che abbiamo lasciato, staccandoci da troppe cose, qualche volta dolorosamente. Fili invisibili eppure forti, ci hanno trattenute mentre ci allontanavamo, e quei luoghi sono diventati memoria, rifugi per l’anima, posti dove tornare mentalmente nei momenti difficili. Come sarebbe bello ritrovare quelle stanze amate, quei sottofondi indistinti come una nenia dolcissima! In quegli spazi abbiamo giocato bambine, pianto da adolescenti, fuggite da ragazze ribelli, assetate di libertà e voglia di vivere. In fondo siamo come gli uccelli che sperano sempre di ritrovare il nido, rondini che si perdono in tanti cieli ma che sognano quel tetto, quel rifugio sicuro dove riposarsi dopo un lungo viaggio. Abbiamo bisogno d’appartenere a un luogo, a una terra, a degli affetti certi. Sono questi elementi che, tutti assieme, costituiscono l’oasi, il porto, la casa, la radice di noi; come una mappa non visibile ma che conosciamo a memoria. Come viandanti, percorriamo strade lontane, visitiamo posti nuovi, assaggiamo altra vita, certi sempre che c’è quel punto fermo, quella roccia a cui aggrapparsi, quel luogo fisico, emozionale, fantastico, che ci attrae come una magia dolce, una nostalgia che chiama e che, in certi momenti, funziona da ricarica e ci fa stare beve.

Pubblicato inLuoghi del Cuore

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