La notte ancora mi riporta a quell’eco lungo di sirene urlanti contro quel muro di buio pesto.
Laddove si perdono lo stridore nero di gomme sull’asfalto e i mille pezzi di vetri infranti e sparsi su quella dolente terra di nessuno. Occhi spalancati , offuscati dallo spavento, brandelli di vita nelle lamiere roventi. Cosa rimane di una notte di rumore a ripetizione, di musica senza calore, di braccia sollevate e sudori, umori di giovani corpi in movimento. Il profumo della pelle sa di sale, quelle stelle lassù stanno a guardare.
Solo quello posson fare, in un mondo stanco ormai di cambiare.
Sirene di notte
Pubblicato inGenerale
Commenta per primo