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Sogni incredibili

Mi regalasti una spilla a forma di stella, avevamo pochi anni, così pochi che non arrivavamo al bancone del bar. Luigi si affacciava e chiedeva solennemente : Signorinelle, cosa vi do? E noi spingendoci l’un l’altra e ridendo dicevamo all’unisono un gelato al limone. E poi correvamo via, nel grande prato e sedute sull’erba lei mi raccontava dei suoi grandi sogni di bambina, fantasie quasi impossibili ed io facevo dei viaggi immaginari e lei sempre la mia compagna di avventure incredibili. Giravamo il nostro mappamondo che conservava le nostre impronte, si andava nei posti lontanissimi e sconosciuti in cerca di persone e di luoghi. La nostra fantasia ci conduceva ovunque, senza nessun limite. Ma poi avvenne un fatto inaspettato, un pomeriggio vedemmo arrivare nel nostro prato un ragazzo. Si avvicinava , alto e magro, i capelli lunghi sugli occhi e ci guardava socchiudendo gli occhi per il riverbero del sole. Noi restammo li , in silenzio ma lui ci parlò e salutandoci chiese i nostri nomi. Laura e Norma, dicemmo in fretta chiedendo il suo. Io sono Simone, posso rimanere con voi? Gli facemmo spazio e gli chiedemmo del suo sogno. Ci guardò come già pronto alla risposta e disse che i suoi erano grandi sogni e che se ne avrebbe realizzato anche solo uno, sarebbe stato un ragazzo felice. Simone ci raccontò del suo progetto, somigliava tanto a noi due, quelle idee di libertà e la mente pronta ad affrontare il mondo. Avevamo trovato un amico così simile a noi e da quel giorno diventammo inseparabili. Agli occhi degli altri apparivamo come sognatori con la testa nelle nuvole, non vedevano che avevamo scoperto la bellezza del mondo e volevamo farne un’esperienza.

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