Nel sogno mi venivi incontro, la tua figura imponente , mi ha sovrastato ho provato al tempo stesso fame d’aria e bisogno di respirare nella tua bocca. Roccia mi sei apparsa come l’ancora di salvezza afferrata ad un minuto dall’affogare in un mare nero, nemico. Dai flutti tempestosi emergevo, grondante acqua e vittoriosa mi lanciavo, stesa supina sulla sabbia della battigia. Terra…terra mia. Terra che mi ha lasciato andare con la fierezza di chi parte ma ferito nel profondo. Nei miei profondi abissi , lo strappo mai ricucito .
Nei labirinti dell’animo mi sono dibattuta, pareti di ghiaccio sfioravano le mie mani.
Terra che emana il suo odore, terra con cui è mescolata la mia pelle, terra che mi chiama come sirena, dal mare. Mi illude con i suoi canti d’amore, mi mostra fate morgane di albe e tramonti, di città impastate col sale . Non resisto più al richiamo, mi chiudo le orecchie, mi velo gli occhi ma il profumo, il profumo del mare mi porta via attraverso i sassi, le maree, le case sulle rocce e le finestre aperte.
Terra mia
Pubblicato inLuoghi del Cuore
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