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Ti ho voluto come sangue nelle vene
Come rossa arancia di sera
Sulle panchine di ferro dei giardini di ieri
Ti ho voluto sulla sabbia che scotta
Distesi all’ombra di pomeriggi pigri
Le bocche come mezze mele
E cubetti di ghiaccio sulla schiena
Ti ho voluto tra le mani i miei fianchi tesi
E sulle cosce nude arrotolavi il jeans
Per entrare in mare
Io ero l’ onda che ti lambiva
Mentre tu venivi gocce di miele sulle mie labbra, dolce come il vino ti offrivi e
Io ti volevo
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