Era fatale che s’incontrassero, le loro famiglie mantenevano da anni un rapporto d’amicizia abbastanza stretto. Passavano le ferie assieme nella stessa località marina e non mancavano occasioni per divertirsi assieme. Si conoscevano da bambini Rita e Aldo e quello che accadde tra loro nessuno avrebbe potuto prevederlo.
L’amore cambia le persone e non sempre in meglio.
Quando i due ragazzi scoprirono di stare bene assieme, tutti ne furono felici, erroneamente, pensarono che i due si conoscessero abbastanza per capire di essere fatti una per l’altro ma, non fu così. Più conosceva Aldo e più Rita scopriva cose di lui che prima non aveva rilevato, come la sua fragilità emotiva, un uso non appropriato del linguaggio nei suoi confronti, il cattivo rapporto col denaro.
Ancora una volta l’amore inganna, distorce le sensazioni, giustifica quello che non dovrebbe e fa vacillare la lucidità.
Rita s’illuse di poter gestire tutto con la sua incrollabile fiducia nel loro rapporto e, facendolo, continuò una storia destinata a fallire.
Quel fallimento si nutrì di scontri terribili e di troppi perdoni, a brevi separazioni seguivano riappacificazioni e scuse poi tutto ricominciava.
Quando Rita, esausta per le troppe bugie e la gelosia morbosa di Aldo decise di troncare definitivamente, lui sembrò accettare la sua decisione, si dimostrò comprensivo e le augurò tanta felicità. Rita ci credette, respirò la libertà ritrovata, si aprì a nuove amicizie e pensò di ricominciare a vivere ma, i vili sanno fingere e sanno anche aspettare il momento giusto per colpire. Quando, come per caso, s’incontrarono casualmente, Aldo, dopo aver preso un caffè assieme, si offrì d’accompagnarla a casa, Rita accettò senza pensarci troppo. Non la accompagnò a casa; troppo tardi Rita comprese d’aver fatto un errore grave accettando il passaggio. La trovarono dopo parecchi giorni chiusa in sacco dei rifiuti, abbandonata in una discarica. Estremo spregio di una mente malvagia, di un uomo meschino che non accettava di essere lasciato da una donna.
Rita e Aldo non sono i loro veri nomi, ma la storia, purtroppo, è vera.
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