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Tu che sei diverso

Tu, tu che sei diverso
Tu che illumini l’universo
Col tuo corpo fragile, delicato
Con quelle esili mani da pianista
Passi per vie ostili, tra parole che sono lame,
Ferito da occhi malevoli che nulla sanno di te.
Di quanto dolore ti porti addosso,
Della tanta solitudine che ti accompagna.
Senza colpa subisci la pena,
Senza aver commesso reati sei condannato.
Tempo ingiusto, tiranno, crudele,
Genera mostri che non sanno amare,
E tu non ti adatti, non sai adeguarti,
Ti penalizza la tua umanità.
Uomo o donna, resti sospeso,
Sei persona, creatura fantastica.
Sei una parte di mondo che cerca il suo spazio,
Un posto che accoglie ogni diversità.

Pubblicato inGenerale

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