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Un cuore al gelo

Stanno per arrivare i giorni della merla.
Il suo cuore era già ricoperto di gelo dal finire dell’estate.
L’aveva messo al riparo per non farlo morire ancora, di nuovo.
Aveva usato ghiaccio ed etere insieme così che potesse anche dormire e non pensare, non ricordare.
Era stato un anno difficile. Bello e terribile insieme.
Aveva inseguito un sogno che fuggiva ogni volta che cercava di afferrarlo. Un soffio di vento inaspettato glielo spingeva quasi addosso e poi impietoso ed impetuoso glielo soffiava lontano all’improvviso. Ne ricordava ancora gli occhi ora quasi bramanti poi impauriti, addirittura terrorizzati dal suo sguardo.
Risentiva a volte l’eco delle parole e di certi sospiri e poi come degli urli soffocati che gli dicevano vattene, vai via, lasciami stare. Sparisci.
Così un giorno prese le sue cose ed andò via. Non in silenzio perché non lo sapeva fare, ma sussurrando ogni giorno inutili parole, inconcludenti pensieri, inani ed infecondi racconti.
Un germoglio d’erba provava a spuntare dalla bianca coltre cercando di non respirare i vapori dell’etere e sembrava che tutt’intorno volesse iniziare a sciogliersi lentamente ma il ghiaccio rigelava ogni cosa.
La primavera era ancora lontana.

(Da: Vita Nova)

nell’immagine: Grani di freddo di Antonio Tafuro

Pubblicato inAmore

2 Commenti

  1. Angela Scaglione Angela Scaglione

    Ci sono dolori così insopportabili che richiedono tempo per decantare e anche gelo per non alterarsi. Poi ci penserà il tempo a lenire ogni cosa. La Primavera arriverà, comunque.

  2. Si, il tempo è il miglior guaritore per i mali dell’anima.

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