Sabato primo pomeriggio.
Sole dalle persiane verdi serrate e vento caldo che sfida ogni uscio chiuso.
All’ultimo piano trascinano letti e comodini, arrivati oggi i nuovi bagnanti, sulle scale affannati con bagagli e bambini urlanti, sfiniti.
Giù in strada c’è un bagno di solleone, trovo sollievo infilandomi nel vetusto portone. Mi sento amica di questi quattro gatti, proprio quattro, magri, sfiancati dalla calura e quasi digiuni in una stagione che non rende loro giustizia. Mi avvolge una folata lunga e fresca , questa estate di revival e ricordi che a sorpresa mi riporta alla mia me bambina sulla spiaggia di Velia, faccio il bagno e intanto piove…che meraviglia.
La’ davanti c’è una spiaggia di sabbia dorata e fine è un mare che a tratti si rabbuia e diventa burrascoso. Mamma quel giorno voleva fare il bagno, ma un pescatore con il viso di bronzo la fermò. “Signo’ è pericoloso!”. Eravamo radunati sotto la pensilina del bar, ai tavolini a giocare a carte e c’era il solito gruppetto al jukebox. Io ero in acqua con Umberto a fare i tuffi e a prenderci in giro tutto il tempo. Ad un tratto venne a piovere. Pioveva e noi in acqua a spruzzarci e ridere. Dal bar i Pooh impazzavano con il loro successo del 72. La litoranea ci porta sulla costa e finalmente arriviamo in questo paesino, una piazza con case e negozi e poi un gioiellino:questa palazzina di pietra, piccoli balconi e persiane verdi. Un portone molto antico fa pensare alla vetustà della costruzione. Due rampe di scale di pietra con le valigie, ma a mani vuote sarà meglio. Con i suoi modi gentili la signora Tiziana ci mostra l’appartamento curato e dipinto con i colori del mare. Pochi passi è in una piccola baia la spiaggia di sabbia e un bar sempre aperto. Vita da mare, acqua e sale e sole. Piccole scoperte, incontri a sorpresa, il mondo è così piccolo che basta un caffè per ritrovarsi. Mi manca la spesetta quotidiana all’angolo dove Biagio espone i suoi frutti e le verdure dell’orto. Il sugo preparato con i suoi pomodori e il basilico fresco non ha quasi uguali. Biagio cotto dal sole in campagna che offriva fiori gialli di zucca.
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