Ti svegli un mattino e tutto gira intorno a te. E tu cerchi di star fermo mentre vacilli pericolosamente. Vacilla anche l’ultima speranza di aver sempre vent’anni e la spavalda consapevolezza di una ferrea salute. Vacilli mentre intorno si muove la stanza, quella che ha visto la tua vita negli ultimi trent’anni. Avevi lunghi capelli inanellati e un sorriso pieno di speranza. Ti specchiavi al volo, un filo di trucco e poi niente.Bastava poco per essere felici, una domenica in gita, spingendo un passeggino, due mani piccole e festose, una bocca a cuoricino.Passa veloce il tempo e il vento cambia le cose, ma dentro hai stretto e chiuso a chiave, tutto quello che non passerà mai . Tuo padre e tua madre, affacciati alla ringhiera che aspettano che torni, con l’abbraccio dei giorni di festa. E tu stai bene in quella casa permeata d’amore, i primi passi, la cartella, il primo bacio, la paura e la felicità…,la vita. Poi arriva la vertigine, non hai più vent’anni, ma non importa.Con il fiato corto riesci a dire ciò che un tempo pensavi, con il passo lento osservi il mondo, ti soffermi , rallenti spesso per non farti sfuggire nulla. La vertigine dei vent’anni ti gira sempre nella testa, ha un colore che non hai scordato, è quella canzone che ti piaceva tanto.
Vertigine
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